Scritta da: Alessia Auriemma
Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
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Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
E quanto più ti sforzi meno ci riesci... e quanto più allontani più richiami.
Non sono soltanto i coltelli che ti trapassano.
Ci sono lame che di affilato non hanno nulla ma feriscono ugualmente.
E se non lasciano graffi visibili sulla pelle, ti segnano.
Sono gli scossoni lungo il cammino che dentro franano.
Sono gli smottamenti che lasciano le crepe nelle parti di te più nascoste.
Ogni tanto puoi sentirli. Ogni tanto vanno ancora alla deriva,
quei pezzi di te.
Quando vuoi disegnare un cuore hai sempre bisogno di due mani per renderlo perfetto.
Voglio potermi ricordare di tutte le volte che mi sono alzata in volo piuttosto di quelle in cui lo ero.
Bisogna saperci fare con il cuore.
Non è uno strumento per definizione
ma non è semplice da far suonare.
La maggior parte degli spartiti
sono fatti per essere eseguiti
ma far "suonare" il cuore
è tutta un'altra storia.
Sono unica quando conosco la semplicità di ogni giorno e afferro l'eccezione di un attimo.
Vi è persino un'emozione, la più fragile, che dà un senso di timore al cuore. Nasce cavalcando le onde e muore attraversandole.
Ci sono amori che non si possono vivere perché si ha paura di creare scompensi irreparabili ma che non muoiono troppo facilmente.
Chi ha detto che l'amore è perfetto? L'amore è il sentimento in cui più si sbaglia, più si impara e più ci si ritrova quando meno ci si cerca.