Scritta da: Andrea Calcagnile
Mi distruggerò di poesia, almeno mi rovinerò lietamente.
Composta sabato 30 aprile 2016
Mi distruggerò di poesia, almeno mi rovinerò lietamente.
Il mistero ci eccita, è il mistero delle cose che ci esalta, è il mistero del futuro che ci incuriosisce. Se tutti noi sapessimo cosa ci potrebbe succedere domani, non sarebbe lo stesso.
Stupidaggini ovunque, stupidaggini per sentirsi qualcuno, stupidaggini per essere alla moda. Per questo si chiamano stupidaggini, altrimenti si chiamerebbero in un altro modo, se fossero cose importanti, fuori dalla moda quelle persone sarebbero diventate qualcosa di più, e invece non sono altro che esseri uguali.
Crediamo di vivere in un mondo sicuro e perfetto, invece viviamo in un mondo imperfetto.
Un giorno, quando sarai ancora più triste di adesso, non avvilirti, basterà alzare gli occhi in cielo per vedere tante stelle luminose, vedrai si ricorderanno di te perché loro ti hanno scrutato fin da bambino. Avrai nuove compagne con cui consolarti.
Non c'è bisogno di essere in gamba per sentirsi migliore, pensate a chi nulla riesce a fare e crede di essere in gamba.
Noi siamo luce, quando non vedremo più la luce, ma il buio totale, solo allora saremo morti veramente.
I buoni hanno sempre torto, i cattivi hanno sempre ragione. Ho sbagliato mondo.
Ogni tanto cercate di staccarvi un po' dai ricordi, altrimenti qualsiasi cosa farete non sarà mai abbastanza.
Come il padre e la madre che amano i figli più di se stessi, l'amicizia coltivata da molto tempo, quella che nonostante tutto e tutti c'è sempre, ha lo stesso sapore indistruttibile.