Scritta da: B. Summer
in Frasi & Aforismi (Libri)
Forse, capire quando non si può più cambiare nulla è la giusta punizione per chi è stato spietato.
dal libro "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini
Forse, capire quando non si può più cambiare nulla è la giusta punizione per chi è stato spietato.
Gli avevo dato tutto il mio cuore, e forse non lo avrei mai riavuto indietro. Ma a che serve avere un cuore se non si ha con chi condividerlo?
Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato male in tutta questa vita.
Questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di amare. Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla stancare al punto di desiderare un po' di riposo, di desiderare d'addormentarmi come da piccolo sul sedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la famiglia, stravolto per aver giovato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa, dopo questa incantevole avventura.
Amare una persona significa anche gioire della sua felicità altrove...
C'è bisogno di tempo, c'è bisogno di distacco, come quando fai una foto e ti sembra tutto normale, poi la riguardi dopo dieci anni e dici: come ero pettinato? Come ero vestito? È difficile capire le cose quando ci sei troppo dentro.
Il modo migliore di conoscere davvero una persona è vedere come si comporta quando è assolutamente libera di scegliere.
Diamo a tutti una possibilità. Quando l'uomo rimane senza una possibilità è come se gli mancasse l'aria per respirare. La reale possibilità è la fede... nell'amore per la giustizia, in Dio a cui tutto è possibile.
Secondo me può anche succedere che una persona ti ami e tu non te ne accorga. Ma quando una che ti ha amato e smette di farlo è impossibile non accorgersene.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
Spesso dicevo che la vita era uno schifo.
Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: "La mia vita è uno schifo".
Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla.
Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch'io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c'è niente che si possa fare.
Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile.
Fortuna che poi ho cambiato idea.
Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni.
Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà?
Alla seconda sera in cui mi sono risposto: "Niente", ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o smettevo di lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.