Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Nemici)
Molto meglio è vere uno vero nimico che uno ficto (NdT: finto) amico.
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Molto meglio è vere uno vero nimico che uno ficto (NdT: finto) amico.
Ogni ora pensa come debbi fare la sezzaia (NdT: ultima) ora che viverai; - e pensa sempre de la morte.
È la storia della scienza che quando tutti gli accessi e, per così dire, gli ingressi di tutte le menti sono come assediati e ostruiti dai più oscuri idoli che nelle menti sono radicati profondamente e come impressi a fuoco [...] può permettere alla luce genuina e originaria delle cose di trovare uno spazio schietto e pulito nel quale rispecchiarsi. [...] Il presente è un essere bifronte, guarda insieme al passato e all'avvenire per farsene una precisa idea è quindi importante avere un quadro di tutti e due i tempi, un quadro che abbracci non solo il corso e il progresso della scienza ma anche la previsione del futuro.
Se tu viverai secondo la natura, mai sarai povero; se viverai secondo la oppinione, mai sarai ricco: perché la natura di poco si contenta, ma la oppinione mai si sazia.
Chi vòle gustare il dolce ricòrdisi dello amaro.
Parla in quel tempo che non è utile il tacere.
L'abilità di uno scrittore di massime sta nel nascondersi, nel non farsi vedere. Tanto più gli riesce di colpire, quanto più egli è irriconoscibile, inidentificabile, impersonale.
Se perdi una persona che per te era veramente importante, non disperarti di averla persa ma ringrazia di averla avuta!
Perfetto è colui che tende a volerlo diventare.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l'enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l'odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall'Ideale, e non è se non l'apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l'artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.