Scritta da: Sara C.
in Frasi & Aforismi (Libri)
Nei libri le parole risuonano come un eco dentro di noi.
dal libro "Il tempo che vorrei" di Fabio Volo
Nei libri le parole risuonano come un eco dentro di noi.
Volevo essere scelto, volevo una persona che voleva me. Una persona per la quale io non potevo essere sostituito da un giorno all'altro. Una persona che mi facesse sentire speciale, diverso da tutti. Un individuo, una persona, un principe azzurro. Come quando ero piccolo e per la mia mamma, io ero il suo bambino.
Ho eliminato diverse persone dalla mia vita...
Persone che credevo essenziali per me, persone fatte di mille promesse e neanche un'azione. E più passa il tempo e più mi accorgo di aver soltanto preso la decisione migliore.
Alla donna che sono stata voglio bene. Anche se era fragile non è mai stata debole, anche se era stanca e sfinita non ha mai smesso di lottare. Ha saputo resistere. Alla donna che sono stata sento di dover riconoscere dei meriti, molti: il coraggio di sbagliare, la volontà di esserci, la responsabilità di scegliersi.
Mi piace da morire quando mi bacia le palpebre, quando mi tiene le mani e le nostre dita si allacciano come una cerniera. Mi sembra che se all'improvviso crollasse il mondo, sarei salva.
Chi ama aspettandosi qualcosa in cambio perde il suo tempo.
Neppure nella cosa più importante della sua vita, l'amore era riuscita a raggiungere una meta: dopo la prima delusione, aveva scelto di non abbandonarsi più totalmente. Temeva la sofferenza, la perdita, l'inevitabile separazione. Di certo, erano pericoli sempre presenti lungo la strada dell'amore, e l'unica maniera di evitarli era quella di rinunciare a percorrere quel cammino. Per non soffrire, era indispensabile non amare.
Siamo portati ad interpretare le cose in base ai nostri desideri, e non secondo la loro reale portata.
Io sapevo che eravamo come le nuvole del cielo: si uniscono, ed è pressoché impossibile dire dove cominci l'una e finisca l'altra.
Tu sei quel respiro che mi toglie ancora il fiato...