Scritta da: Libripassion
A volte feriamo per non farci ferire.
Composta lunedì 18 luglio 2016
dal libro "Un anno per un giorno" di Massimo Bisotti
A volte feriamo per non farci ferire.
La gentilezza è un luogo, la si abita, non la si predica. Non dipende dalla classe sociale ma da un'eleganza interiore e se non la si può comprare nemmeno in una scintillante boutique di Louis Vuitton.
Siamo fatti di sensi e c'è un senso per tutto. Con i primi cinque, se siamo fortunati, dividiamo la bellezza della vita. Il sesto, quello fra istinto, percezioni e magia, cerchiamo quasi di respingerlo ma quando lo assecondiamo si rivela quasi sempre giusto e spietato.
Ci sono sentimenti che non cadono in prescrizione.
Tu sei il mio problema e la mia soluzione, sei la consolazione e l'agonia.
E così ogni tanto mi chiedo chi di noi non abbia una persona indimenticabile incastrata fra i respiri? Una persona che non ha saputo difendere, che non ha potuto scegliere per tutti quei rocamboleschi giri che fa la vita. Come bambini dell'asilo, con la cartella in mano ad aspettare qualcuno che ci venga a prendere ci ritroviamo in un battibaleno adulti, più o meno ancora sognatori, all'angolo di una strada, ad ascoltare immobili una canzone tanto amata in lontananza, a volte raggiunti da una piacevole sorpresa, altre posati in disparte come un oggetto dimenticato al bar. Se fermi il tuo respiro muori, se respiri si muove il ricordo. Noi, tutti piccoli grandi illusi, distruttori di pensieri. Più proviamo a scacciare qualcosa, più torna prepotente. Anche se un amore non può essere, il suo potere creativo può continuare a crescere a dismisura. Persino nella rinuncia c'è una fiamma di speranza.
Allora, avrai due amori nella vita, uno possibile con cui costruire, uno impossibile con cui vivere in sogno ciò che sarebbe potuto essere. Ho sempre pensato che la vita ti regali con ogni persona al massimo un paio di occasioni, la seconda, se per qualche strano motivo hai buttato via la prima. Tu le sprecherai entrambe, poi continuerai a pensarci sempre, come una condanna, un tormento, un chiodo fisso distratto dal muro solo alcuni secondi, il giusto tempo per staccarsi e far crollare in terra, in mille pezzi, le tue certezze di anni. Perché in cuor tuo sai che avrai dovuto rinunciare per cause di forza maggiore, non avresti voluto. Conoscerai cos'è la disperazione, conoscerai l'impotenza che consiste nel riporre il domani in una speranza negata. Tutto ciò che vivrai con chi avrai accanto ti risveglierà sempre un ricordo sottile, prepotente, assoluto, selvaggio e passionale com'è una storia non consumata, un'emozione proibita. Uno sguardo incancellabile, e lo sapevo, lo sapevo già, credimi, lo sapevo come un giuramento che non l'avrei dimenticato, né avrei potuto ritrovarlo mai più negli occhi di nessuno. Lei aveva uno sguardo che sapeva tutto di me e io sapevo tutto del suo, senza esserci potuti dire quasi niente che potesse giustificare quella strana sintonia. Due persone che si guardano e si spogliano di tutto, hai presente? Si percorrono, come si fa con una strada che conduce nel punto più alto che c'è ma poi devono rivestirsi, nascondere la propria intimità e cedere al potere del "non si può", divisi su un bivio beffardo. Ma io quello sguardo lo conservo dentro di me come un segreto ribelle che si è svelato al respiro e fa parte di ciò che mi tiene in vita, non me lo sfilo dal cuore. Perciò ogni mio respiro lo alimenta ancora. - e quindi si sceglie il primo tipo di amore? Credo di sì, a malincuore, ecco il perché di tanta gente infelice. Forse sprecando il momento perfetto poi ci si consola così, quasi fosse una giustificabile punizione. Io no, io non ce l'ho fatta. Ho preferito niente. Ma oggi penso che forse, più semplicemente, la natura degli uomini sia questa qui. Noi amiamo essenzialmente quello che ci manca.
Sei innamorato di un'idea, Alex, dell'idea del non vissuto. Per questo non ti fa più nessun effetto tutto ciò che puoi avere.
Voglio solo dirti che accontentarsi non è soltanto stare con qualcuno senza amore, accontentarsi è anche farsi trattare da regola matematica e non da licenza poetica. E in un mondo di regole matematiche ci vuole poesia per essere eccezione. L'eccezione è come, fra milioni di vasetti di marmellata, d'improvviso, riconoscere il barattolo di miele.
Non sempre possiamo rendere più facile la nostra vita, però di sicuro almeno possiamo scegliere la persona con chi complicarcela. Fammi sbagliare con te piuttosto che farmi fare la cosa giusta con qualcun'altra.