Scritta da: Anyma
La sensibilità è la forza delle ali con cui voli in spazi di cielo che solo pochi solcano.
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La sensibilità è la forza delle ali con cui voli in spazi di cielo che solo pochi solcano.
Si trovarono così, senza volerlo, uno di fronte all'altra talmente vicini da respirarsi, da sentire un solo battito ma con labbra indecise sul da farsi.
Non si voltò a guardarla per paura che l'emozioni lo tradissero, attraverso l'espressioni del volto; avrebbero detto tutto ciò che il cuore temeva di prendere coscienza.
Sentì le sue grandi mani scendere sui perfetti fianchi, adesso che la presa era sicura, lei non avrebbe potuto più fuggire da lui. Era tutto così folle. Lei non si divincolò, rimase a fissarlo in attesa. I loro corpi parevano ammettere un'intimità che le rispettive menti rifiutavano.
L'unico desiderio di lei, l'unico pensiero egoista mentre le loro labbra si cercavano era quello di abbandonarsi, attingere da lui tutta la forza che poteva darle, aveva bisogno di sciogliersi fra le sue braccia, di sentirsi al sicuro.
Nella piccola frazione di tempo restarono sospesi fra la piacevole sensazione di ciò che avevano vissuto e la paura della conseguenza, compresero che erano prigionieri uno dell'altra, insieme liberi.
Per un attimo si sentì pericolosamente in bilico tra le sue braccia. Sentì nell'anima una strana sensazione mista un nostalgico dolore, qualcosa che non sentiva da molto tempo o forse non aveva mai conosciuto, ma solo sognato, un qualcosa che ormai da tempo il suo cuore aveva dimenticato.
Io non sono per l'abitudine, non sono per l'arido dell'anima. Io non sono normale, questo è il motivo per cui molti mi odiano.
Dipinsi nell'anima ciò che di te vide il mio cuore e non ciò che videro i miei occhi.
Andavo scalza verso centro della tua anima. Sì lì, proprio lì, dove la tua paura non mi permetteva di arrivare.