Scritta da: Armando Laturo
Il gatto ha un'opinione ben precisa sugli esseri umani. Non dice molto, ma quello che dice è sufficiente a non farvi venire voglia di ascoltare altro.
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Il gatto ha un'opinione ben precisa sugli esseri umani. Non dice molto, ma quello che dice è sufficiente a non farvi venire voglia di ascoltare altro.
Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l'uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?
Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa.
I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell'antico Egitto, erano adorati come dei.
Tra tutte le creature di Dio ce n'è una sola che non può essere resa schiava dalla frusta. Questa creatura è il gatto.
Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui.
Perché ci sia vera unità, questa deve sopportare la tensione più pesante senza spezzarsi.
Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi.
La ricerca scientifica in campo genetico va bensì incoraggiata e promossa, ma, come ogni altra attività umana, non può mai essere esente da imperativi morali; essa può del resto svilupparsi con promettenti prospettive di successo nel campo delle cellule staminali adulte.
Non importa quanto insignificante possa essere la cosa che dovete fare: fatela meglio che potete, prestatele tutta l'attenzione che prestereste alla cosa che giudicate più importante; infatti sarete giudicati da queste piccole cose.