Scritta da: Francesca Berretta
Era l'uomo giusto, era l'amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per questo non l'ho mai avuto.
Composta martedì 25 settembre 2012
Era l'uomo giusto, era l'amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per questo non l'ho mai avuto.
Dovevi essere la mia àncora di salvezza, invece sei diventato il più pesante dei macigni che mi ha trascinato nel profondo degli abissi.
Meglio non credere a chi ritorna. Chi se ne è andato la prima volta lo fa perché ce l'ha inscritto nel dna, è uno stile di vita; se ne andrà la seconda, terza, quarta volta, a seconda di quante possibilità gli diamo e rischiamo così di consumare la nostra vita oscillando perennemente in un'altalena a provare vertigini!
Non fidarti mai delle persone e delle loro belle parole, le persone feriscono, deludono, tradiscono, ti usano, si prendono gioco di te e alla fine vanno via lasciandoti sola con i tuoi mille perché.
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po' di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
Se viceversa così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà.
"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" Disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."
Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.