Scritta da: Edvania Paes
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi troppo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
Composta venerdì 5 dicembre 2014
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi troppo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
È la mancanza delle piccole cose che causa grandi vuoti nell'anima.
Vivere, vuol dire trovare uno sbocco per il mare che hai dentro.
Io sono folle perché ho imparato a soffrire continuando a sorridere.
- "Io sono colei che mi si crede". -
- "Ed ecco, o signori, come parla la verità! Siete contenti?" -.
Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.
La magia è credere in noi stessi. Se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa.
Non vi è nulla che abbia maggiormente rilevanza, in qualsiasi circostanza, dell'intromissione di un terzo. Ho visto amici, fratelli, innamorati, coniugi i cui rapporti sono completamente cambiati, le cui condizioni si sono del tutto invertite a causa dell'intervento casuale o deliberato d'una terza persona.
Ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta un'eternità a cancellarlo.
Un po' più in là della tua solitudine, c'è la persona che ami.