Scritta da: Bernardo Panzeca
O si ha fede, o si ha paura.
Composta lunedì 23 gennaio 2017
O si ha fede, o si ha paura.
Dovendo spiegare il silenzio, l'equilibrio, l'imponenza e l'umiltà agli uomini mi rivolsi al migliore tra gli insegnanti. Un albero.
Non sono ricordi se profumano ancora.
Tra uomini ci si può anche lasciare fuori dall'uscio. Tra pensieri no.
Il primo viaggio l'ho compiuto andando dietro un gabbiano. L'ultimo prendendo per mano una stella.
Grazie ai sogni ho indossato da grande nuovamente il grembiule delle elementari, ho rigiocato a nascondino, sono andato a trovare i nonni e ho gioito ancora per le monete e gli abbracci che mi hanno donato. Ho anche atteso a letto il bacio di buonanotte di mamma e ho rivisto per un intero pomeriggio i cartoni alla tv senza pensare a nulla. Grazie ai sogni sono stato nuovamente felice.
Un bacio ha sempre due vite: quando si dà e quando si ricorda.
Ad un cuore puoi parlare di amore. Non di pazienza.
Un modo semplice per non far mai finire una storia d'amore è non raccontarla.
Non saprei quantificare il bene che nutro per la Madonna. Di certo le ho rivelato tutti quanti i miei segreti.