Scritta da: Bramante Poesie
Quando camminerai i miei stessi passi potrai alzare gli occhi al cielo e vedermi dagli angoli del sole fino all'infinito mare delle stelle.
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Quando camminerai i miei stessi passi potrai alzare gli occhi al cielo e vedermi dagli angoli del sole fino all'infinito mare delle stelle.
Nel mio limitar del tempo che dai tramonti arriva alle albe ci sei tu che mi confondi il cuore, poiché sei la vita mia e di te non posso più farne a meno.
Voi avete scelto la strada della menzogna e dell'ipocrisia; il tormento vivrà sempre in voi. Di che vi lamentate?
Un buon libro è quello che quando arrivi all'ultima pagina, sfogli quella successiva con la speranza di trovare altre parole.
La mancanza è dolore e ti pesa come un macigno sul cuore. Non hai più voglia di ridere né di uscire. Ti abitui alla sofferenza e ti porti la ferita nel silenzio. Chiudi gli occhi e aspetti, perché con il tempo tutto passa, ma non è vero, non passa!
Tra sabbia, schiuma e onde, questo mare non smetterà di parlarmi di te.
Davanti a me il semplice del mare, un cielo di gabbiani, un manto di ciliegie, la gioia e la ferita.
Accarezzami come il vento fa con le dune, coprimi di baci e raccontami i tuoi silenzi, ed io, io mi frantumo adesso davanti alle onde dei tuoi occhi!