Scritta da: Carlo Peparello
Dico quello che penso perché non amo le folle.
Composta sabato 31 maggio 2014
Dico quello che penso perché non amo le folle.
Quando ti sfugge qualcosa di prezioso dalle mani, non dare la colpa al vento o al ladro, dai la colpa a te stesso per la tua debolezza o per la tua superficialità nel non aver custodito gelosamente quello che avevi. Finché darai la colpa al mondo intero, il vero colpevole resterà impunito e non lo riconoscerai mai, nemmeno guardandoti allo specchio.
Che nessuna delusione ti faccia mai sentire un fallito. I più grandi geni della storia sono stati dei grandi delusi, almeno una volta.
Dentro ognuno di noi albergano parole belle e parole brutte. Parole dettate dal cuore e dallo stomaco. Parole sincere e parole di circostanza. Le parole più belle escono da sole. Quelle brutte se le va a cercare il masochista.
Se una coppia che ride a trentadue denti capisci che è ricca anche senza guardargli le tasche.
La curiosità può mantenerci in vita meglio delle certezze.
Se l'amore non fosse complicato andrebbe provato ma non vissuto.
Uno scrittore vive dei propri pensieri e alimenta quelli degli altri.
Scrivere poesie non è un dono, né un vanto o una passione. È semplicemente una necessità.
Se vuoi testare la complicità col tuo partner, cucina insieme a lui. Se litigherete ogni cinque minuti ma creerete una cena perfetta, il vostro amore sarà privo di noia e ricco di adrenalina.