Scritta da: Ugo Perugini
Riponi in uno stipetto un desiderio. Lascia passare un po' di tempo poi aprilo: vi troverai un disinganno.
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Riponi in uno stipetto un desiderio. Lascia passare un po' di tempo poi aprilo: vi troverai un disinganno.
Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.
Nulla è più complicato della sincerità.
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale, ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro. Una coda naturalissima.
Due forze, che hanno un uguale grado di certezza, di unitarietà e nello stesso tempo sono parimenti originali e universali, ossia le forze di repulsione e di attrazione.
Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale (cioè non leda questo diritto degli altri).
Rispetto solo coloro che mi resistono, ma non posso tollerarli.
Il primo passo per ottenere dalla vita le cose che volete, è decidere cosa volete.
Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.