Grazie per la neve che sta scendendo. Mi è sempre piaciuta, ma adesso mi sembra proprio puntuale. Tempestiva. Porta pulizia. Porta bianco. Costringe all'attenzione. Ai tempi lunghi. Lima rumori e colori. Lima le bave dei sensi. Ce n'è bisogno. Ancora per un po'.
Carolina me lo ripete all'infinito: "tu non voli perché hai paura di precipitare"! Non me la sento di volare, sono nata senza paracadute. "Ma così non volerai mai!" e mi spiega che nella vita è meglio brutti ricordi che rimpianti. Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già. Meglio una storia irrisolta, che puoi stringerla tra le mani e cambiarle forma, come al pongo.
Ce ne stiamo in silenzio sotto quel cielo che ci guarda e chissà che pensa di noi. Ci sono sere in cui si vede a malapena una stella ma, se t'innamori, ne vedi tantissime, è come quando sei ubriaco e vedi doppio... stasera se ne vedono a grappoli. "Carlo, ma le stelle quante sono?" Mi prende il dito e lo punta verso il cielo. "Una, due, tre, quattro"... Quando trovi l'amore puoi fare tutto, puoi anche contare le stelle. E quel cielo non è poi tanto distante e tanto nemico... Sono 351.