Scritta da: Luna Del Grande
Un vero uomo ti fa sentire: Regina del suo mondo, femmina nel letto, donna in tutti i suoi giorni.
Composta lunedì 23 luglio 2012
Un vero uomo ti fa sentire: Regina del suo mondo, femmina nel letto, donna in tutti i suoi giorni.
Per conquistare una donna non devi corteggiarla, devi sfidarla.
[...] Far vibrare quel delicato strumento che è il cuore di una donna.
Qualcuno mi giudica troppo dura, sulle mie, distaccata. Non coglie il senso del mio essere perché non mi conosce.
La verità sta nel fatto che, non voglio svendere la mia anima con chi non sa coglierla.
E poi boh, tutto ad un tratto ti rendi conto che ti stai affezionando, magari di nuovo alla persona sbagliata, ed è come se i pensieri negativi risuscitasse ad ogni suo passo, come se la gelosia, che poco provavi prima, ti facesse riscaldare l'anima, come se il cuore volesse congelare all'istante, per non far entrare neanche il più piccolo raggio di sentimento. Come se il cervello andasse a puttane.
-Come stai?
-Come sto? Non lo so. Sto come non vorrei stare. Sto come sta uno senza l'ombrello nel bel mezzo del temporale. Sto normale.
-Normale?
-Sì, normale. Normale senza il "nor".
Quando i miei occhi diventano rossi e umidi, quando la mia bocca stringe forte i denti trucco per bene il mio viso.
Anche il sorriso può sembrare vero se i contorni della bocca vengono sono disegnati nel modo giusto.
Ero felice, me ne accorsi all'improvviso, sospirando profondamente avvertii una calma insolita che mi avvolgeva. Osservavo il suo sguardo rilassato e non desideravo vedere altro, era tutto quello di cui avevo bisogno. Capii allora che esiste un momento nella vita di una persona dove non ci si può più nascondere, dove non si può più scappare, ma soltanto vivere Chi ci da ossigeno, chi ci fa stare bene, anche se va contro le regole, contro i principi, contro la ragione, c'è un momento in cui bisogna lasciare decidere al cuore!
Forse essere tristi è proprio questo. Sentire il cuore immobile, la mente che elabora centinaia di pensieri che non riescono a tradursi in parole, l'equilibrio spezzato...
Nostalgia dei giochi spensierati sulle strade del paese, coi piedi nudi, sporchi d'asfalto. Nostalgia di un gelato al limone, fresco frizzante, comprato coi soldi del nonno. Nostalgia... di quella infanzia ormai lontana, di quella gioia provata nelle piccole cose. Una gioia che non ho più, una gioia che non ho dimenticato ma che ora non provo più.