La gioia vive negli occhi di chi la brama. La brama langue negli occhi di chi insegue le fatue percezioni del vivere. Il vivere si esprime attraverso le fragili dita di chi dona. Il dono rende ricco solo colui che ne riconosce il valore.
Chi gioisce del niente piangerà del poco, perché la vera forza è nel sorriso stentato di chi riconosce al poco il giusto peso, e al molto il giusto merito.
Il viandante che beve del suo vino, ebbro sarà del suo lungo pellegrinare, avrà lingua sciolta alla parola ed un caldo sorriso a illuminargli il volto. Non tema il viandante che ha ceduto alla tentazione di bere del suo vino, la vigna inneggia a chi trova gioia nel proprio operato, e seppur voce giungesse nel dire, che il suo parlare è frutto del troppo bere, sappia chi ascolta che del proprio vino beve solo il vignaiolo che riconosce sana la pianta che ne ha maturato il frutto. Torni al suo pellegrinare il viandante che non ha ceduto nel bere il suo vino, convinto non era della bontà della sua pianta, molta strada ancora dovrà fare, ma non disperi il cammino di ogni uomo è unico, come unico è l'essere a cui apparteniamo.
Maestro è solo colui che vedrà fiorire i semi depositati dalla mano celeste nel suo cuore. Nessuna cosa fiorisce se non c'è la mano dell'uomo a curarla.
L'Incosciente è un insolvente che ha contratto un debito con la sua mente, e che a pagare non sarà lui solamente, questo debito ha caricato sulle spalle della gente.