L'uomo che si specchia riconoscendo in se la più grande delle bellezze, gioirà dei complimenti dell'estraneo per il breve istante del suono delle sue parole, poiché solo chi si riconosce miseria accoglierà con gioia inconmensurabile il carro delle illusioni sospinto dalle parole.
Il sorriso della gioia non è nella parola di chi pensa, ma negli occhi che osservano il sentire di un cuore, vivi dunque e potrai sentire l'abbraccio di Dio.
Si inizia a vivere stipulando un contratto a lungo termine, e sottoscrivendo un innumerevole quantità di rate che ci accompagneranno passo dopo passo durante il cammino della vita, sino a giungere alla maxi rata finale a saldo della quale ci verrà chiesta la restituzione della vita. - Ma cosa avrò in cambio di tante rate? - disse l'uomo al saggio. E il saggio: Il tuo compenso non è dopo la morte, esso è nella vita che avrai vissuto. Se avrai vissuto in modo degno, le rate ti saranno accreditate sotto forma di averi, dignità, amore e comprensione, altrimenti sarai tu a versarle alla vita, perdendo goccia dopo goccia il credito di fiducia che ti era stato dato per il solo fatto d'esser nato. La vita si restituisce alla vita, essa non ha fine, ritorna nel grembo che l'ha generata, più ricca, più povera non importa, essa sarà sempre la benvenuta.
Non esistono giornate grigie, non esistono tempi vuoti e persi, siamo noi a guardare la vita con occhio spento, ma se il cuore si accende con esso tornano a risplendere anche i colori della vita e ci accorgeremo che anche il grigio è un bel colore.
Guardiamo al domani con occhi di gioia, preparando la casa del futuro non solo in prospettiva della nostra vita, ma per chi dopo di noi dimorerà la terra.
Non esistono uomini diversi. Le diversità che i nostri occhi scorgono sono la proiezione della paura che alberga nei cuori, e la nostra apparente cecità il trampolino di lancio per spiccare il volo verso l'infinita comprensione.