Scritta da: Cristina Cipriani
Chi fa luce nella vita degli altri rischia di rimanere al buio nella propria.
Composta martedì 29 marzo 2016
Chi fa luce nella vita degli altri rischia di rimanere al buio nella propria.
Una persona che dice quello che pensa non vale niente se poi quello che dice non lo fa.
La gente crede che siamo strani. Noi crediamo che sia strana la gente.
Certi parenti hanno la sola funzione di ricordarci che è molto meglio rivolgersi agli amici.
Ho bisogno di chi di me ha bisogno.
Se mi svegli la mattina per darmi il buongiorno, potrei sorprendermi. Se mi cerchi per qualsiasi scusa coinvolgendomi in quello che fai, potrei accorgermene. Se hai bisogno di me e mi cerchi, potrei venirti a cercare. Se ti accorgi che sono seria e provi a farmi sorridere potrei capire che mi vuoi felice, ti sorriderei. Se mi parli interessandoti a me, potrei interessarmi di te. Se mi dai attenzioni come nessuno mi ha mai dato, potresti esserti innamorato, potrei essermi innamorata.
Nei tuoi occhi vedo i miei sogni, così vicini che ogni giorno si fanno reali. Con te accanto ogni cosa ha senso. Tu sei la vera estate, il mare da nuotare, i viaggi che farò. Un'energia che mi travolge in voli infiniti nel celeste, la musica che mi emoziona improvvisa, la poesia nuova che mi viene da scrivere. Come ci si sente da innamorati ora lo so, lo leggo nei tuoi occhi ed è tutto vero.
Amore che aspetto da te. Amore che tanto ho aspettato. Amore che aspetto da te, amore che non viene mai. Attesa infinita nei giorni miei, nessuna parola o pensiero per me, alcun "ti amo" avrò, perché mai me lo dicesti, neanche quando te lo chiesi e mi sembrava di sì. Che cosa avevo capito, allora? Forse che avevi toccato il mio cuore senza intenzione di amarlo, ma volevi che il mio ti amasse senza dargli risposte, e lasciarlo soffrire così abbandonandolo al tempo forse per una vita intera.
Questo posto mi è sconosciuto, ora che non sei con me. Eppure un tempo ci vide insieme, ci sentiva ridere, raccoglieva i nostri passi vicini. C'è sempre la panchina verde, scrostata, con incisi i nostri nomi. Le foglie cadute hanno gli stessi colori che vidi con te, il ramo stroncato dal vento è sempre lì, a ricordarmi una sbiadita fotografia. Ora lieve un po' di vento mi solletica il viso, come la carezza che mi dasti in questo posto abitato insieme, oggi sconosciuto senza te.
Hai raggiunto un'età ben matura quando conosci abbastanza risposte ma quasi o nessuno ti fa più le domande.