Scritta da: zaffiro
E se camminando per strada... mi guardi e mi sorridi...
bhe...
è come tornare un po' bambini!
Composta mercoledì 5 gennaio 2011
E se camminando per strada... mi guardi e mi sorridi...
bhe...
è come tornare un po' bambini!
Andai nel mondo perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo, spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita.
Godere il presente per non rimpiangere mai il passato... e sorridere al destino.
Non avevo altro a cui attaccarmi se non la fantasia e me la facevo bastare. Del resto non dovevo fare altro che fingere una vita parallela, per poi rifugiarmi nei miei sogni. Ed essere veramente felice.
Se non sei libero da te stesso... non puoi volare.
Non posso più pensare ai tuoi occhi perché so che non li rivedrò,
non posso più sperare in un tuo abbraccio perché so che non lo avrò,
non posso più nulla per te... e invece una cosa potrei farla: non amarti!
È sempre una forte emozione la sera fermarsi ad osservare un panorama che molti invidiano, sotto un cielo di stelle ad illuminare i tuoi passi con il solo grido del vento che per un istante ti fa sentire parte di esso...
La volontà di cambiamento nasce ancor prima del cambiamento, sarebbe da stolti ritrovarsi a dover porre in atto il cambiamento senza aver fatto i conti con la nostra volontà.
Consumami con i tuoi sguardi, distruggimi soavemente con baci e carezze e lasciami nel calore delle tue braccia.
Piango silente, per non far rumore nella notte,
silente desto al mattino,
taccio tutto il giorno,
alla sera prendo tra le mani la mia testa,
assordante il rumore nella mia mente.