Scritta da: © Dany ©
Ali spezzate cercano il silenzio. Questo non vuol dire non adattarsi a ciò che ruota intorno, è solo essere stanchi di sentire troppe parole, e voler volare con la fantasia.
Composta martedì 17 luglio 2012
Ali spezzate cercano il silenzio. Questo non vuol dire non adattarsi a ciò che ruota intorno, è solo essere stanchi di sentire troppe parole, e voler volare con la fantasia.
Sconfiggere le difficoltà sfidando le paure, tutto ha un costo in questa vita, l'importante è non scendere mai a compromessi se non è il cuore a chiederlo.
Si, No. Sembrano parole di poco conto, ma se usate al momento e nei modi giusti, a volte hanno il potere di cambiare una vita intera.
Non sono ostile nei confronti del mondo intero, purtroppo non credo più alle favole o, forse non ci ho mai creduto. Preferisco quindi raccontarmi storie di cui forse solo io conosco i significati.
Questo è il mio guscio. Mi ci rinchiudo tornata da lavoro per lenire la stanchezza. Mi ci accuccio dentro quando mi sento assalire dalla tristezza. Qui ci accoccolo i miei pensieri quando voglio condividere le mie parole. Questo è il mio guscio, qua è vietato calpestare i sogni.
Forse un giorno riusciremo finalmente ad imparare a volare.
Anche quando il destino cercherà di giocare con noi come se fossimo pezzi di una scacchiera, danzeremo al ritmo dell'amore dirigendo il gioco con le nostre anime.
Ho sempre gridato il mio dolore dentro di me, ho voluto proteggere chi mi stava accanto, non condividendo la mia morte dell'anima. ricordi orrendi, ricordi che non posso e non voglio cancellare, il ricordo seppur doloroso fortifica, io mi sento forte di fronte ad esso, a volte lo amo pure, ma l'anima rischia di sanguinare in modo copioso tante volte, è là che ho bisogno di isolarmi io. I miei ricordi e, il mio dolore.
La morte si prende gioco di noi, lasciandola fare, la renderemo vittima dei suoi stessi giochi.
Leggendo qua e là quanta sofferenza nelle parole delle persone, quante vite che finiscono col sorriso sulle labbra
tutto ciò mi induce alla riflessione. Il vizio di lamentarsi sempre, quando invece esiste gente che convive con la morte e ha sempre parole di conforto per il prossimo.