Scritta da: Daniela Rabitti
Non so dove troverò la forza di rimanere in piedi da sola. E domani, sai, sarà una giornata difficile. Resisti. Anch'io lo farò.
dal libro "Che tu sia per me il coltello" di David Grossman
Non so dove troverò la forza di rimanere in piedi da sola. E domani, sai, sarà una giornata difficile. Resisti. Anch'io lo farò.
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Forse lui ha capito, molto prima di me, che non è possibile tornare indietro sani e salvi dal punto in cui siamo arrivati.
Amos ha detto una volta che, quando una persona grida il proprio dolore, non crede necessariamente che qualcuno possa alleviarlo. A volte ha più bisogno che gli altri mitighino la sua solitudine in questo dolore.
E io, all'improvviso, so che il mondo esiste. Che è bello, anche se la mia mente non è del tutto sgombra per apprezzarne in pieno la bellezza. Ma altri la percepiscono e anch'io tra poco tornerò a sentirla.
Mi è insopportabile non dire tutto, ma proprio tutto, a una persona che sembra in grado di capire.
La vita è lunga e voglio raccontare di me stessa, raccontare di quello che probabilmente nessuno mi racconterà mai. La mia storia. Senza aggiunte, ma anche senza detrazioni. Scrivere senza pretendere nulla. Da nessuno. Scrivere solo la mia voce.
A questa donna, probabilmente, il contatto con la realtà provoca un dolore insopportabile.
Dio non ha avuto la mano leggera con lui, vero? A poco a poco aggiusteremo quello che la natura non ha saputo fare.