Scritta da: dantino
Non sono chi vorrei essere, d'altronde, non sono neppure chi gli altri vorrebbero ch'io fossi, ammesso che io sia, chi sono?
Composta giovedì 6 novembre 2014
Non sono chi vorrei essere, d'altronde, non sono neppure chi gli altri vorrebbero ch'io fossi, ammesso che io sia, chi sono?
In questo fermo stare, stagnante e rassegnato, qualcosa non dovrebbe eppur si muove. Galantuomo lui, si fa chiamare, perché restituisce ciò che un giorno tolse, intanto ci consuma e fa cambiare, e ciò ch'è stato... non può più tornare.
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
Non ciò che siamo, il dramma è ciò che vorremmo avere; non ci accontentiamo di essere vivi, pretendiamo di essere infiniti.
Quando veniamo a contatto con la vita, a poco a poco, tutti, impariamo a respirare.
Davanti agli occhi dei cretini anche un imbecille può esibire il proprio fascino.
Nel circo del mondo a comandare sono i pagliacci, innaturali e incapaci di un sorriso, e di far ridere.
Ho pianto gran parte della mia vita, e solo oggi che sono vecchio ho capito il perché.
L'umanità è parte della "follia", e tutti gli uomini sarebbero folli se non sopportassero catene cerebrali, che imbrigliano la follia e ne impediscono il volo. L'amore è follia.
I filosofi sono coloro che seduti sopra una sedia a rotelle, insegnano gli altri a volare.