Scritta da: Dario Pautasso
in Frasi & Aforismi (Politica)
Da chi è formata oggi un'associazione a delinquere? Se vai a guardare, sono formate da: banchieri, politici, magistrati e forse, forse, qualche volta... c'è un delinquente.
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Da chi è formata oggi un'associazione a delinquere? Se vai a guardare, sono formate da: banchieri, politici, magistrati e forse, forse, qualche volta... c'è un delinquente.
Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.
Era un sabato sera di dicembre. Ero nella mia stanza e stavo bevendo molto più del solito. Mi accendevo una sigaretta dietro l'altra pensando alle ragazze, alla città, e agli anni che avevo davanti a me. Guardavo davanti a me e non mi piaceva quasi niente di quello che vedevo. Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.
Mi piace infiltrarmi nell'ingranaggio di un sistema fingendo di farne parte e poi lentamente far marcire tutto l'impero da dentro.
Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobi.
Essere di destra è l'insulto più volgare e più sporco che si possa rivolgere a una persona. Queste persone odiano le minoranze di ogni colore, si permettono stermini di massa di tutto ciò che non è bianco o non credente; [...] La loro logica è questa: meglio ammazzare esseri umani vivi e pensanti piuttosto che cellule in crescita prive di stimoli e incoscienti, rinchiuse in una tiepida cavità.
C'è gente che fa del male ad altra gente senza motivo e io vorrei massacrarla. Ma l'unica cosa che riesco a fare è urlare in un microfono.
Guardatevi attorno:
le malelingue, ad oggi come in passato, con oscillazioni precise e ricorrenti, trasformano gl'esseri umani in barattoli di carne, senza più cuore. Senza coraggio. Compressi ed oppressi.
Il peso delle parole astiose, malevole e maldestre sempre più pesa sulla schiena e sul petto di coloro che han deciso invece di starne fuori, di trattenere la severa parola, di provare, generalmente in totale solitudine, a seguitare il binario della giustezza, della correttezza. E così a poco a poco l'umanità s'abissa nella mortificazione e nel dispetto, lasciando a pochi eletti che per ragion naturali e di superstima non possiedono il senso d'umanità e d'amore, l'ebrezza estrema della forza e del successo. Della diversità in positivo.
Finché anch'essi, annientato il prossimo con bruito feroce, nella solitudine del potente, affonderanno la specie umana, con la definitiva e totale involuzione in cui ancora una volta ci sarà solo la fuga della preda dal predatore, dettata dalla semplice ancestrale legge animale.
Noi siamo buffe creature. Noi non vediamo le stelle come sono, e quindi perché le amiamo?
Non sono piccoli oggetti d'oro, ma fuoco infinito.
Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.