Scritta da: DaviJ
Solo chi non può essere giudicato, può giudicare.
Composta venerdì 6 maggio 2011
Solo chi non può essere giudicato, può giudicare.
Ho conosciuto tante persone, ho conosciute molte vite, ho cercato di apprenderle, approfondirle e scoprirle, ma ce n'è una che non capirò mai veramente: la mia.
Rispetto tutti; a seconda delle loro mosse; non chiedo niente a nessuno, se non qualcuno aveva chiesto a me; mi abbasso di livello, in nessun caso.
Mi son reso conto, che a volte sarebbe meglio essere stati zitti, facendosi capire lo stesso, senza problemi in più. Mi sono reso conto che a volte, non bastava né parlare o stare zitti per risolvere qualcosa...
Sappiamo lamentarci per come l'Italia faccia sempre più schifo, ci lamentiamo che siamo tutti egoisti, e facciamo schifo, però sappiamo unirci per eventi come un gioco, e ciò non fa che renderci ancora più schifosi. Io sono un italiano, ma non di un'Italia così. Riflettete.
Lasciatemi cantare, perché sono un italiano vero, che dell'Italia ora, non è per niente fiero...
Contro gli infami, non ci sono limiti.
Ho imparato la filosofia nel scegliere di adoperare tre semplici cose, chiunque si comporti male con me: l'indifferenza, il vaffanculo, o un bel pugno in faccia.
Se la politica ha fatto tanto per la società odierna, quello è sicuro, in negativo, ma almeno lo ha fatto.
Se davvero esistessero paradiso ed inferno, qualunque essere umano dovrebbe essere in mezzo, perché di sicuro non esisterebbero né santi, né malvagi totali. Nella vita in un modo o nell'altro faremo sempre qualcosa di positivo o negativo.