Scritta da: Cuore Matto73
La cattiveria degli altri mi fortifica, mi rende immune a parole e pensieri proveniente da chi ha un cuore incapace di provare sentimenti puri.
Composta giovedì 28 marzo 2013
La cattiveria degli altri mi fortifica, mi rende immune a parole e pensieri proveniente da chi ha un cuore incapace di provare sentimenti puri.
Amo le persone dirette e senza troppe facce. Amo parlare ma non ripetermi. Amo capire e ci provo ma non amo passare da coglione.
Spesso di fronte alle difficoltà ci sentiamo piccoli e sbagliati. Ma non esistono vite perfettamente giuste, né totalmente sbagliate. Magari ognuno di noi vorrebbe accorciare il percorso che porta al raggiungimento di un obiettivo, e vorremmo certamente abolire i tratti scoscesi, le curve, le salite, ma forse eliminando questi ostacoli perderemmo gli incontri fatti per "caso", che poi per caso non sono mai, quegli incontri che ci erano necessari, di cui non puoi e non vuoi più farne a meno e che diventano quasi indispensabili.
I rapporti umani. Un lusso al giorno d'oggi. La gente finge anche su quelli. Finge di avere con te un rapporto. Di nutrire un sentimento, possedere un legame. Io mi concedo la libertà di credere in pochissimi.
Tutti a voler esser capiti, amati, considerati. Tutti a voler la ragione. E nessuno mai a fermarsi a comprendere gli altri, a meditare sui propri torti. Abbiamo intorno solo santi senza aureola.
Ti dicono che non vai bene solo quando quello che fai non piace e non conviene a loro. Se fosse diverso andrebbe benissimo.
Chi non capisce ciò che hai nel cuore è perché non sa guardarti accuratamente negli occhi.
Le persone che amo di più sono quelle dallo sguardo "semplice" e dall'anima profonda.
Alla fine ti stanchi dei doppi sensi della gente, delle sue interpretazioni e manipolazioni, delle battute poi ritratte. Di ciò che riporta ad altri e tu capisci, perché sei nata un tantino intelligente. Sei stanca perché dove non c'è alla base il rispetto non c'è un sentimento vero o sano. Ti stanchi e molli la presa. Non per cattiveria. No. Ma perché non ti fa proprio bene. E in primo luogo sei tu che conti davvero.
L'esperienza mi ha insegnato a non fare programmi, perché la vita te li distrugge; mi ha insegnato a vivere l'attimo, a godere di ogni momento, a non ragionare del futuro, se tutti questi miei attimi sono vuoti me ne frego, anche se tra 20 anni non ne avrò ricordo, sarò troppo impegnato a viverne altri per accorgermene... e così ho imparato a fuggire gli impegni a lungo termine: sono portato per il sesso, ma famiglia, mutuo e amore non fanno per me.