Scritta da: Dolcemente monello
E poi c'è quel pensiero, tipo: voltati inarca la schiena, concedi il tuo corpo alla mia volontà e aspetta che io sfiori la tua pelle in questo atto d'amore.
Composta domenica 20 marzo 2016
E poi c'è quel pensiero, tipo: voltati inarca la schiena, concedi il tuo corpo alla mia volontà e aspetta che io sfiori la tua pelle in questo atto d'amore.
Un silenzio non è mai un silenzio, è solo un modo di dire: "taci e baciami, ho cose importanti da dirti".
Se amarti è peccato, allora lo farò finché non brucerò tra le fiamme dell'inferno.
Bisogna fare l'amore fino a perdere il respiro, sentirsi il cuore in gola, bisogna unire i corpi fino a fare vibrare l'anima, lasciarsi trasportare da questa follia dominante.
Sei sottopelle, abbracciata al mio cuore con il desiderio di raggiungere il mio desiderio più intimo.
Potrai dire che senti quello che provi soltanto quando capirai il silenzio nel profondo della tua intimità.
Non smettere mai di cercare di inseguire i tuoi sogni, non smettere mai di amare dopo una delusione, perché dopo ogni tempesta torna sempre il sereno.
Bisogna parlarsi di quei pensieri che danno emozioni, per trovarsi negli stessi attimi di complicità.
E poi c'è quella voglia di abbracciarti di stringerti di sentire la tua pelle, quella voglia di guardarti in silenzio di ammirarti senza mai stancarmi.
Essere sensibili non significa essere deboli, perché è un viaggio meraviglioso che si nutre di sguardi e silenzi, sempre ad un passo avanti tra cuore e anima.