Scritta da: Eber Paonessa
È semplice e spesso inevitabile "sentire", ma è assolutamente difficile e talvolta indispensabile "ascoltare".
Composta venerdì 27 novembre 2015
È semplice e spesso inevitabile "sentire", ma è assolutamente difficile e talvolta indispensabile "ascoltare".
L'uomo forte e sano può manifestare talvolta qualche debolezza per un'inattesa sofferenza, mentre l'uomo debole e sofferente rivela spesso una "straordinaria forza", umanamente incomprensibile.
Anche alla "notte" più oscura della vita segue sempre un'alba radiosa.
Considera, rispetta, accogli, ama l'altro non per ciò che ha, né per ciò che fa, ma semplicemente per ciò che è.
Il mare, benché misterioso ed affascinante, possiede soltanto i quattro quinti di quel programma meraviglioso da realizzare, di cui solo tu hai quell'ultimo "quinto" da anteporre, quella piccola, grande "a", che ti permette di "amare"!
Amare significa anche "scontrarsi" profondamente per potersi "incontrare" eternamente.
Ti trovi a dover gestire una terribile "confusione" nel rapporto di coppia? Coraggio, impegnati a trasformarla in una mirabile e stupenda "fusione" di anima e corpo, ideali e conquiste, testimonianze ed esperienze personalissime.
La gioia, profondamente sentita e condivisa con la persona amata, è la manifestazione più evidente di amore ed è un memoriale stupendo per affrontare insieme le speranze, le trepidazioni, le ansie, le sofferenze, i dolori che la vita ci riserva.
La parola, per povera e semplice che sia, è comunque il mezzo principale perché due menti lavorino insieme, due cuori si uniscano, due anime si fondino.