Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
A me mi rovinano le donne. Troppo poche.
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A me mi rovinano le donne. Troppo poche.
Non è vero che un amico si vede nel momento del bisogno, un amico si vede sempre.
Quando Clinton chiese a Berlusconi cosa ne pensasse di Mussolini, lui rispose: "Ha fatto delle cose buone"! Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male? Deve stuprare le capre in via Frattina? Che deve fare? Dice "Ha fatto delle cose buone", certamente: anche Adolf Hitler o Stalin, un ponte, una strada l'avranno fatta! Anche il Mostro di Firenze l'avrà detto "Buongiorno" a qualcuno qualche volta.
Siate felici, e se la felicità sembra scordarsi di voi, voi non vi dimenticate della felicità!
Berlusconi era arrabbiatissimo in tribunale, ha trovato anche uno slogan contro di lui che diceva:
"la legge è uguale per tutti". Chi è quel comunista che l'ha scritto?
Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.
Il messaggio che invio, e credo anche più importante di quello scientifico, è di affrontare la vita con totale disinteresse alla propria persona, e con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda, sia quello inanimato che quello dei viventi. Questo, ritengo, è stato il mio unico merito. Io dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.
Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi", dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.