Scritta da: Edvania Paes
La superficialità mi asfissia.
Composta sabato 9 gennaio 1013
La superficialità mi asfissia.
Dal momento stesso che pubblichiamo i "nostri" pensieri, non ci appartengono più.
Divengono "pubblici". Quelli più profondi, invece, gli teniamo stretti, nascosti dentro la nostra anima.
Siamo gelosi di essi.
Essere coerenti non significa essere immutabili, ma aver la consapevolezza che tutto può cambiare.
Chi si interroga di continuo rischia di non trovare mai le risposte. Ma chi non lo fa non avrà mai la possibilità di trovarle.
Devo trovare una forma di pazzia più ragionevole, questa di parlare ai fantasmi, finirà per farmi diventare matta.
È facile parlare dei piccoli dolori. Ma quelli che ci bruciano dentro trasformano le nostre parole in cenere.
Se il tempo è astratto, perché le persone dicono di non avere "il tempo materiale"? Come se qualcuno lo avesse.
Chi non sogna non potrà mai cambiare nulla. Sognate.
La speranza è una porta socchiusa, una luce oltre l'orizzonte, un profumo impresso nella mente.
È bello anche tornare a casa dopo qualche giorno da Farfalla. Con tempo per le ultime commissioni, prima di riprendere il lavoro.