Si chiese: in che mondo vivo? E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come fosse già morto. Da quando era scomparsa sua moglie lui viveva come se fosse morto. O meglio: non faceva altro che pensare alla morte, alla resurrezione della carne nella quale non credeva e a sciocchezze di questo genere, la sua era solo una sopravvivenza, una finzione di vita.
[...] chi poteva avere il coraggio di dare una notizia del genere, che un carrettiere socialista era stato massacrato in Alentejo sul suo barroccio e aveva cosparso di sangue tutti i suoi meloni? Nessuno, perché il paese taceva, non poteva fare altro che tacere, e intanto la gente moriva e la polizia la faceva da padrona.
Vi offro di nuovo il mio cuore che è ancor più vostro di quando lo spezzaste quasi otto anni e mezzo or sono. Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro.
Io vi credo capaci di grande nobiltà e bontà d'animo nei confronti di una moglie, vi ritengo capaci di ogni sacrificio e di grande tolleranza nella vita coniugale, finché, mi sia concessa l'espressione, avete un fine, intendo dire finché la donna che amate vive e vive per voi. Rivendico un solo privilegio al mio sesso (e non è un privilegio invidiabile, non è il caso di volerlo per voi) ed è quello di amare più a lungo quando la vita o la speranza siano andate.
Certamente non vi dimentichiamo così in fretta come voi dimenticate noi. Forse è il nostro destino più che un nostro merito. Non abbiamo altra scelta. Trascorriamo il tempo relegate in casa, quietamente, a tormentarci per i nostri sentimenti.
Mai un prorompere di sentimenti, mai un'accorata indignazione o una gioia sincera, per il male ed il bene degli altri. Questo, per Anne, era decisamente un difetto. Non avrebbe mai superato le sue prime impressioni. Ella stimava più di ogni altro un carattere franco, generoso e vivace. L'entusiasmo e la generosità l'affascinavano sempre. Ella sentiva di potersi fidare di coloro che, a volte, assumono atteggiamenti o dicono cose incaute o precipitose, a maggior ragione e molto di più che non di coloro che sono sempre padroni di sé e che non si lasciano mai sfuggire una parola di troppo.
Il difetto peggiore di un carattere troppo indeciso e troppo disposto a cedere è che rifiuta qualsiasi influenza costante, nessuna impressione è mai duratura e chiunque può fargli mutar parere. Chi vuole la felicità impari ad avere opinioni salde.
Credo che essere adulti sia una cosa difficilissima. È molto peggio degli esami all'università, perché non esiste una preparazione. Nessuno ti dice che un giorno, verso i vent'anni, tutti si aspetteranno che tu sia diversa. Che sia adulta. Con responsabilità come bollette e ipoteche e decisioni da prendere. C'è solo una cosa più difficile dell'essere adulta: essere un'adulta single. Lo so che non dovrei dirlo. Ho letto un numero sufficiente di riviste femminili ipocrite per capire che, in quanto donna degli anni novanta, dovrei essere per definizione perfettamente a mio agio con me stessa, del tutto indipendente; autonoma in ogni sfera della vita, compresi i lavori di falegnameria; soddisfatta della mia carriera e mai a corto di soldi; in grado di affrontare qualsiasi critica; sempre contenta di migliorare la mia crescita spirituale. Sono tutte stronzate. Negli ultimi sei mesi mi sono sentita come il bambino grasso che nessuno vuole nel gruppo. Oppure, se entravo nel gruppo, gli uomini che incontravo mi facevano venir voglia di correre, il più velocemente possibile, nella direzione opposta. Non dovrebbe essere importante, ma lo è. Perché dall'età di due anni, chiunque sa che giocare da soli è stupido. Non funziona. È noioso.
[...] "una volta e basta", come se non fosse niente, se è capitato una volta non è niente. Io potrei morire e potrei uccidervi una volta e basta, se capita una volta non è niente, no?