in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Il diavolo sta nei dettagli.
Composta giovedì 2 settembre 2010
dal libro "Acciaio" di Silvia Avallone
Il diavolo sta nei dettagli.
La disperazione è la conclusione degli stolti.
Non si può mai sapere di cosa si è capaci, fino a che non la si fa.
Mai prima d'ora mi colpì così dolce e improvviso, come un bel fiore sbocciò il suo viso e senza scampo mi rubò il cuore...
Nel tempo del dolore ti stringo a me e ti cullo e faccio mia la tua pena. Piango quando tu piangi e mi ribello quando ti ribelli. Insieme cerchiamo di arginare i fiumi di lacrime e le onde di disperazione, per proseguire insieme nella strada accidentale della vita.
Nessun uomo, annegando, saprà mai quale goccia d'acqua porrà fine al suo respiro.
Le nostre anime sono una cosa sola e se lo vuoi sapere, mai si separeranno. Nell'alba splendida sul tuo viso raggiante trovo il mio cuore.
Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?
E imparai, con umiltà e fatica, ma imparai quello che dovevo fare, e che sarebbe stato ovvio per un bambino: la vita non è altro che un susseguirsi di tante piccole vite, vissute un giorno alla volta. Si dovrebbe trascorrere ogni giorno cercando la bellezza nei fiori e nella poesia e parlando con gli animali. E nulla può essere migliore di un giorno colmo di sogni e di tramonti e di brezze leggere. Imparai soprattutto che la vita è sedere su una panchina sulla riva di un fiume antico, con la mia mano posata sul suo ginocchio e a volte, nei momenti più dolci, innamorarmi di nuovo.
Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi.
Non riusciva a frenarle, quelle lacrime.