I suoi occhi rossi si allacciarono a quelli neri di Piton con tanta intensità che alcuni dei presenti guardarono altrove, come se temessero di finire ustionati dalla ferocia di quello sguardo.
I giovani lo hanno capito. In gioco non c'è solo il decreto Gelmini, c'è il loro futuro.
I bambini s'incontrano con grida e danze sulla spiaggia di mondi sconfinati, costruiscono castelli di sabbia e giocano con conchiglie vuote, con foglie secche intessono barchette e sorridendo le fanno galleggiare sulla superficie del mare. I bambini giocano sulla spiaggia dei mondi non sanno nuotare né sanno gettare le reti.
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.
Quella fu l'ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva.
Non lo sappiamo mai, vero?
Almeno avevamo finito scambiandoci parole d'affetto.
Mi resta questo.
Non è molto, ma è qualcosa.
Ad altri va peggio.
È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire.
Ad altri va peggio...
Chi non ha ferite sulla mano può, con quella mano, toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.
L'importante è il viaggio non dove andrò.
A volte non sono tanto le idee che mi fanno paura, quanto la faccia di chi le esprime.
Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
E se un sogno ha così tanti ostacoli, significa che è quello giusto.