Scritta da: amber
Ci sono tre tipi di battaglie: quelle che si possono vincere, o perdere, quelle perse in partenza, quelle che non si vogliono vincere.
Composta lunedì 22 luglio 2013
Ci sono tre tipi di battaglie: quelle che si possono vincere, o perdere, quelle perse in partenza, quelle che non si vogliono vincere.
Raramente dico quello che penso, figuriamoci quello che non penso.
Sto correndo il rischio più grave che si possa correre: quello di non rischiare; vivo aggrappata a poche insignificanti certezze, protetta da un guscio che in realtà mi consuma e mi inaridisce all'interno.
Certe verità sono davvero difficili da rivelare, io mi dico: come si può pensare di riuscire a tenerle nascoste? Lasceranno sempre una traccia, nei tuoi gesti, nelle tue parole, e alla fine, prima o poi verranno a galla.
Per certa gente non basta che tu faccia quello che vuole, devi essere quello che vuole.
I diritti non si meritano si conquistano.
Io non cucino ma adoro leggere libri di cucina, Questo mi ha fatto riflettere; perché leggiamo invece di cucinare, e perché sogniamo invece di vivere? E così mi è venuta la tentazione di scrivere un romanzo sull'amore per la cucina: l'amore che ci spinge ad assaggiare, a costruire, a vivere, a sognare.
Una volta mio padre mi disse: "scusa se sono troppo apprensivo, ma è solo troppo affetto"; ora io mi chiedo quale genitore che ama il proprio figlio lo vorrebbe rinchiuso in una "campana di vetro"? Un buon genitore dovrebbe insegnare al figlio a fare a meno di lui.
Una volta mi aveva detto o cambi o muori. Ma la sua esistenza era fondata sull'odio per il babbo e senza di esso non sapeva come vivere. Aveva paura della libertà.
Chi davvero ti vuole bene cercherà di cambiarti solo per farti diventare ciò che sei già, non come ti vorrebbe lui.