Scritta da: Elisabetta
Gira, rigira, da Talete in poi la filosofia pesta l'acqua nel mortaio.
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Gira, rigira, da Talete in poi la filosofia pesta l'acqua nel mortaio.
Quando i vizi ci abbandonano, ci lusinghiamo credendo di averli abbandonati noi.
Io penso che i nostri vizi più grandi prendano la loro piega fin dalla nostra più tenera infanzia.
La ragione non conosce gli interessi del cuore.
La ragione si vergogna di quelle inclinazioni di cui essa non può render conto.
La breve durata della vita non può distoglierci dai suoi piaceri, né consolarci delle sue pene.
Nella vita nulla avviene né come si teme né come si spera.
Senza piacere, non vi è vita; la lotta per il piacere è la lotta per la vita.
Non si trionfa che sulla passione che non si ha o che non si ha più. O ancora: possiamo vincere le passioni che noi possediamo, ma cediamo a quelle che ci posseggono.
La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.