Scritta da: Elisabetta
Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: "Piace perché è un ombelico alla bolognese".
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Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: "Piace perché è un ombelico alla bolognese".
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
Straripare come il fiume Oglio.
Mangiarsi l'anima.
Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso.
Più naturale è il dominio e la comunità dove il bene è più comune a tutti: e violento è più, dove è manco comune.
Non si nasce donne: si diventa.
Un tempo per diventare un'attrice ci voleva molta buona stoffa; oggigiorno ne basta pochissima.
Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani quanto alla loro uccisione.
Permettetemi di dire con franchezza una cosa: siamo circondati da un'impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un'impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.