Spesso pensiamo che le certezze che abbiamo siano il nostro nido sicuro. In realtà molto spesso invece le nostre certezze sono proprio una dolce gabbia da cui non riusciamo a fuggire. Vorremmo volare via a rincorrere la vita ma abbiamo paura di perdere quelle poche cose che riteniamo sicure. Rompi la gabbia delle tue certezze e vola verso il nulla, solo li potrai ancora stupirti.
Ha lunghi capelli biondi che scivolano fino a dove talvolta ci si aggrappa la passione. Gli stivali neri valgono qualche anno di più, è giovane lei ma non vuole sembrarlo. Il suo viso è un dolce sospiro, riporta al cervello il sangue che nel tuo corpo stava per fluire verso l'inferno. La bocca malinconica e gli occhi vispi, la bocca non vuol ridere ma gli occhi son felici, la bocca è adulta ma gli occhi son sognanti, la bocca tace sempre ma i suoi occhi ti dicon tutto.
Ti sento, basta una parola detta piano e io ti sento. Basta uno sguardo di quelli che sono un attimo e io ti sento. Li vedo che si baciano sulle rive del Po e io ti sento. Ora che sei seduta sul mio letto mi basta un bacio, proprio lì sullo spigolo della tua bocca, un bacio e ti entro dentro.
La chitarra deve essere uno strumento appartenente alla Dea della poesia scivolato durante un sussulto d'emozione.
Fammi piangere, voglio piangere. Sono debole perché piango o sono forte perché ho il coraggio di farlo? Dammi risposte, non posso vivere senza risposte, oppure se non puoi darmi risposte piangi con me, piangi finché non saremo stanchi di piangere. A quel punto ci sentiremo svuotati dal dolore, anche solo per un attimo.