Scritta da: endi
Beati i cavalli che sanno cos'è la felicità.
Composta martedì 22 marzo 2016
Beati i cavalli che sanno cos'è la felicità.
Nella vita, quando si giudica, si sprofonda in un pantano.
Il passato ha la spiacevole abitudine di tornare a volte, come il rigurgito di vomito dopo una sbronza. Magari sotto forma di una ex fidanzata, di un compagno di scuola che ti stava sulle palle, di un cliente rompicoglioni, o di un vecchio socio che avresti aver voluto seppellire sotto una massa di ricordi o, nel mio caso, sotto due metri di terra. Ma anche in fondo al mare, con i piedi ancorati in un cappotto di cemento. E proprio come il vomito, il passato ha quel gusto acido che ti brucia l'esofago e ti sporca le scarpe, ma contrariamente al vomito il passato arriva all'improvviso, senza avvertire. Come adesso.
È una tensione spasmodica, calda e istantanea. Una frenesia fatta di pelle e solitudine.
Il tempo puro e silenzioso chiede permesso.
"Quando parti?" chiese Bruce.
"Al più presto," risposi. "Di ciondolare ancora per questa città non se ne parla nemmeno.
Ho quel che mi serve. Qualunque altra cosa, ora, può soltanto confondermi le idee."
Parve sorpreso.
"Hai trovato il sogno americano?" Disse, "in questa città?".
Feci cenno di si. "Siamo seduti esattamente sul nervo principale. Ricordi la storia che ci ha raccontato il direttore, a proposito del padrone di questo posto? Che aveva sempre desiderato fin da piccolo di scappare via col circo?".
Bruce ordinò altre 2 birre. Spaziò con lo sguardo dentro al casinò, poi scrollò le spalle. "Si ho capito cosa intendi" disse. "Ora il bastardo possiede il suo circo, e pure una licenza per rubare". Annuì. "Hai ragione è lui il modello".
"Gli piace indubbiamente" rispose Lord Henry. "A chi non piacerebbe? È una delle migliori opere dell'arte moderna. Vi offro in cambio tutto quello che vi piaccia chiedermi. Desidero possederla."
"Non mi appartiene, Henry."
"E di chi è?"
"Di Dorian, naturalmente" rispose il pittore.
"Fortunato mortale!"
"Com'è tragico" mormorò Dorian Gray, gli occhi fissi sul suo ritratto "com'è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale io sono in questa giornata di Giugno. Oh, se si potesse realizzare il contrario! Se io dovessi rimanere sempre giovane, e il ritratto diventasse vecchio! Per questo, per questo, darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo! Darei anche la mia anima per questo!".
Non sono sempre i migliori che se ne vanno. I migliori tornano semplicemente a casa.
Amo chi possiede lo stile del gatto. Ed esce dalla scena senza colpi di teatro perché non ne ha bisogno.