Scritta da: Sax72
in Frasi & Aforismi (Silenzio)
Ricordate che le incomprensioni uccidono più dei silenzi, ma entrambi sono letali.
Composta venerdì 14 agosto 2020
Ricordate che le incomprensioni uccidono più dei silenzi, ma entrambi sono letali.
Se lasci andare il tuo aquilone, non pretendere che il vento te lo riporti indietro.
È dalle parole degli stolti che nascono le frasi dei saggi.
La perfezione non esiste, è soltanto un insieme di difetti che piacciono.
Alla domanda "può esistere un'amicizia tra un uomo ed una donna" ho risposto: l'amicizia tra un uomo ad una donna resiste fintanto che ognuno trova una alternativa al desiderio di rivedere l'altro.
Ad esser troppo sicuri si ha solo una certezza, che gli errori commessi sono sicuramente errori.
E poi ho visto persone rincorrere quell'immaginaria perfezione, accecate da sentimenti non sinceramente corrisposti, chiedere aiuto per capir cosa fare, quando quello che cercavano, stava proprio accanto a loro, bastava solo che aprissero di più il cuore.
Certi sentimenti nascono nel profondo dell'anima: difficili da spiegare, difficili da controllare, ma ancor più difficili da dimenticare.
Cos'è l'amore? Una droga. Fin dalla nascita ne siamo dipendenti, siamo tutti consumatori e spacciatori. Quando siamo in astinenza la cerchiamo ovunque, non possiamo starne senza. A volte ne abusiamo, quasi la pretendiamo da tanto ne abbiamo bisogno. Talvolta la spacciamo con tanta leggerezza che non ci rendiamo conto del male che stiamo facendo agli altri oppure non la diamo neanche a chi ci sta vicino e ne sente il bisogno. Non si chiede a voce, non si vende, non si regala, non si butta via. Si riceve e si dona come gesto libero, un gesto regolato da leggi naturali e istintive, qualcuno cambia le regole senza sapere il danno che provoca, solo perché ignaro del potere enorme che ha, tutti la possiedono e pochi la sanno gestire, troppa dose crea dipendenza o assuefazione, poche dosi non servono a nulla. Negarla può portare anche alla morte.
Dopo tanto meditare, ho raggiunto la consapevolezza che la mia più grande delusione non è dovuta alle cose che ho fatto e in cui ho creduto, bensì alle cose che non ho fatto e a quelle a cui decisi di rinunciare.