Scritta da: Sannino Michele
Ci ostiniamo nel cercare le emozioni nei beni materiali, quando poi in qualcosa di piccolo e dolce troviamo la felicità e la dolcezza che nulla al mondo ci potrebbe donare.
Composta giovedì 9 ottobre 2014
Ci ostiniamo nel cercare le emozioni nei beni materiali, quando poi in qualcosa di piccolo e dolce troviamo la felicità e la dolcezza che nulla al mondo ci potrebbe donare.
Anche se le distanze si allungano l'amicizia vera non si accorcia mai.
Per la talpa, il falco e il delfino il suolo è un'eccezione per motivi diametralmente opposti; il concetto di normalità è solo una prospettiva, dipende da come si osserva, non da cosa si osserva.
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
Abbiamo sempre un gran bel rapporto d'amore, fatto di poche parole e grandi silenzi, di quelli che parlano però, che ti fanno capire che ti hanno capito insomma.
Si sentiva in pace; stava vivendo uno di quei momenti dell'esistenza che offre una sola alternativa: perdere il controllo delle proprie azioni.
La sua amicizia ha marchiato a fuoco il mio cuore.
Si usava dire - da piccoli - "è il mio amico del cuore", "è la mia amica del cuore". Che cosa carina. Ma la cosa più bella è che, - sempre da piccoli - quelle parole erano sincere, spontanee e soprattutto vere. Nessuno poteva osare separarci dal nostro amico del cuore, e quando si litigava si faceva "mignolino mignoletto fai la pace con l'angioletto" e tutto tornava come prima. E poi si cresce. Si litiga e niente torna come prima. Ci si ferisce, ci si spezza, ci si abbandona. Per questo per alcuni aspetti preferisco rimanere bambina, perché a me, il "mignolino mignoletto" mi piace ancora da morire, perché per me, l'amico/a, è nel vero senso della parola "del cuore".
La perfezione, in questo mondo, è imperfezione allo stato puro, perché sentirsi perfetti è essere degli imperfetti perfetti.
È un peccato mortale vivere senza dei perché.