Scritta da: Floriana Antonelli
Il Natale non è un "modo" di avere, è un "modo" di essere: protendere non pretendere, lasciare il cuore come dono alle anime che non sono capaci d'amare.
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Il Natale non è un "modo" di avere, è un "modo" di essere: protendere non pretendere, lasciare il cuore come dono alle anime che non sono capaci d'amare.
Lo sai, chi ti ama non ha bisogno di parole per capirti, chi ti ama ti ascolta i silenzi, ne fa pensiero, per diventar emozione per portarti nel cuore.
Ci sono sogni che bussano fin dentro la porta del cuore, sospiri di stelle che brillano nell'infinito dell'anima.
Volevo leggerti una favola per farti sognare, una di quelle storie che ti fanno volare di immaginazione, di quelle che respiri guardando le stelle, che ascolti saltellando tra i pensieri. Sì, volevo leggerti una favola semplice al sapore di noi.
Il ricordo per me non è "passato", pulsa "presente" in ogni battito di ciglia.
La notte avvicina i nostri sogni, ti arriveranno nei silenzi e parleranno di noi stretti nel cuore, mentre volteggiano nei sospiri d'amore.
Riempi il silenzio con i sogni.
Dovremmo imparare dai fiori a respirare, come se fosse sempre primavera.
La felicità: frammenti di momenti del cuore, in cui ha respirato la semplicità delle piccole cose, dettagli d'amore, di vita, di poesia.
Aspetterò il vento giusto per me, per lasciar andare via le illusioni, le delusioni.