Scritta da: Francesca Alleva
Persone come preservativi. Le riempi di te fino all'ultima goccia e poi le getti sotto il letto, con la polvere, a sgocciolarti via fino al loro inaridimento totale.
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Persone come preservativi. Le riempi di te fino all'ultima goccia e poi le getti sotto il letto, con la polvere, a sgocciolarti via fino al loro inaridimento totale.
Scrivo per rifugiarmi e leggo per ritrovarmi. E viceversa.
La durata di una relazione si può calcolare in base alle urla della coppia. Quelle a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sotto le coperte.
La persona giusta avrà viaggiato sul nostro treno mille e mille volte. È il vagone sbagliato che ci frega.
Per alcuni innamorarsi sta diventando come vomitare ubriachi il sabato sera; una moda.
Non credo sia una coincidenza che "tear", in inglese, significhi sia "lacrima" che "strappo". Non c'è peggior distacco di qualcosa o qualcuno che, allontanandosi, si trascina via pezzi di noi. Velocemente o lentamente che avvenga.
Ho sempre invidiato i lupi per come urlano la loro malinconia ad una luna che li ascolta. E con che regalità lo fanno. Loro ululano, non guaiscono.
Le guance sono due. "Porgere l'altra guancia" non significa che bisogna essere sempre gentili con tutti, significa che bisogna dare un'altra possibilità. Ma una sola, non venti. Sennò avrebbero detto: "porgi l'altro dito".
Sono una ficcanaso. E sempre tra le pagine di un libro.
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.