Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.
dal libro "Diari intimi" di Charles Baudelaire
Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.
Non ti fissare mai su una cosa piacevole, né tanto meno su una cosa spiacevole: La prima potrebbe venirti a mancare, la seconda capitarti quando meno te l'aspetti.
Dominare la rabbia è come domare un cavallo imbizzarrito. Chi riesce è un vero cavaliere, gli altri si limitano a tenere le redini.
L'Ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
Il vero casino della vita, pensò, era dover fare i conti con i problemi altrui.
Quel che abbiamo letto di più bello
lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara.
Ed è a una persona cara che subito ne parleremo.
Forse proprio perché la peculiarità del sentimento,
come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire.
Amare vuol dire, in ultima analisi,
far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo.
E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà.
Noi siamo abitati da libri e da amici.
La riflessione profonda, se espressa, cade facilmente nel luogo comune.
Scoppieranno guerre per gli occhi delle donne.
La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia. Finché dura, l'amore è in bilico sull'orlo della sconfitta. Man mano che avanza dissolve il proprio passato; non si lascia alle spalle trincee fortificate in cui potersi ritrarre e cercare rifugio in caso di guai. E non sa cosa lo attende e cosa può serbargli il futuro. Non acquisterà mai fiducia sufficiente a disperdere le nubi e debellare l'ansia. L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile.Commenta
Vivere è sperimentare - non restare immobili a meditare sul senso della vita.