Scritta da: Umiltà
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Lasciai il profumo dei fiori e nel cammino trovai spinosi roveti, che, mi insegnarono la gioia del perdono.
Composta martedì 30 novembre 1999
Lasciai il profumo dei fiori e nel cammino trovai spinosi roveti, che, mi insegnarono la gioia del perdono.
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m'insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame né freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c'era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell'angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c'è più non smetto di dirle grazie.
C'era una volta ora non c'è più, un giorno lo dirai tu.
Non datemi né onori né ricchezze ma datemi certezze, senza trucco senza inganno che assicurino il domani a quelli che verranno.
Dall'alto dei miei anni mi faccio piccolina per dare a te, Signore, un cuore di bambina.
Ti guardo mondo, davanti al tuo potere non mi arrendo il Signore dei Signori lo conosco io è il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe e anche il mio.