Scritta da: Francesca Berretta
Non si discute per aver ragione ma per capire.
Composta giovedì 19 aprile 2012
Non si discute per aver ragione ma per capire.
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti.
Durante la mia giovinezza ed i miei più vulnerabili anni, mio padre mi ha dato un consiglio che, da quel momento, ripeto sempre nella mia mente.
"Quando stai per criticare qualcuno", mi ha detto, "ricordati che nessuno al mondo ha avuto i vantaggi di cui hai beneficiato tu."
L'Ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
Ogni volta che lui parlava con Anna, negli occhi di lei si accendeva un lampo di gioia e un sorriso di felicità piegava le sue labbra vermiglie. Era come se facesse uno sforzo su di sé per non mostrare al di fuori questi segni di gioia, ma essi emergevano da soli sul suo viso.
E sulla bianca schiena dell'animale egli scaricò la somma della rabbia e l'odio provati dalla propria razza; se il suo petto fosse stato un cannone, egli, gli avrebbe sparato contro il suo cuore.
Quando l'uomo non ha sentimento di alcun bene o male particolare, sente in generale l'infelicità nativa dell'uomo, e questo è quel sentimento che si chiama noia.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia.
Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore... fecemi la divina potestate la somma sapienza e il primo amore... dinanzi a me non fuor cose create se non etterne... e io etterno duro... lasciate ogni speranza voi ch'entrate.