Scritta da: Davide Capelli
in Frasi & Aforismi (Amore)
Siamo arrivati a un punto nella nostra evoluzione in cui è diventato normale odiare e strano amare. E questo ci dovrebbe far capire molte cose.
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Siamo arrivati a un punto nella nostra evoluzione in cui è diventato normale odiare e strano amare. E questo ci dovrebbe far capire molte cose.
Quelle come me sorridono anche con un cumulo di pensieri aggrovigliati nel cuore.
Quelle come me se ci parli hanno le parole incerte, la voce che trema di una vibrazione che se fosse fiume in piena ti travolgerebbe.
Quelle come me sorridono e arrossiscono se le chiami e dici il loro nome.
Quelle come me si arrabbiano, urlano, non si convincono quando le sfiori con il fiore dell'ingiustizia.
Quelle come me hanno le mani che vogliono comunicare ciò che si agita tra i pensieri e l'anima... e creano, costruiscono, dipingono e comunicano in un linguaggio spesso non comprensibile nemmeno a loro.
Quelle come me stanno in silenzio ma pensano sempre i discorsi più impensati immaginano la vita... inarrestabilmente.
Quelle come me se ti fai spazio tra la fiducia e il cuore ti donano... tutto l'amore.
A volte un tenero ricordo può trasformarsi in incubo.
Vorrei essere...
Vorrei essere
l'aria che respiri,
il vento che ti accarezza,
il sole che ti illumina,
la pioggia che ti bagna,
la terra che calpesti.
Vorrei essere... la vita che ti sfugge.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.