Scritta da: Giorgio Baiardi
Una donna non ha necessità di ostentare la propria bellezza. Come il sole, non ha bisogno di proclamarsi. Quando c'è, lo vedi, lo senti.
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Una donna non ha necessità di ostentare la propria bellezza. Come il sole, non ha bisogno di proclamarsi. Quando c'è, lo vedi, lo senti.
Vorrei vivere più che posso, con l'autenticità delle vite impossibili. Ho un pensiero che mai sarà domo. L'amore senza tempo, in un tempo che non ci è stato amico.
Eternamente uniti. Le possibilità, si perdono nel rimandare. E la felicità, nell'aspettare, nella razionalità del sillogismo.
Ogni secondo vale un secolo. Quando sei solo. Sul punto di varcare il tempo di te. Esistere sentendo il tuo passo, se ascolto. Non una vana parola, per proferire quanto la tua presenza per me, abbia l'apparente sensazione di esserci stata sempre. Come se avessimo consumato il nostro essere. Una malinconica contrizione il mio stare, il mio andare. E chiuderò gli occhi pensando a questo. Quanto Amore.
Un ingombro emozionale. Che ora è qui, nella soffitta della mia mente. Quale fosse, davvero, un ostacolo invalicabile. Accendo la luce, come se questo bastasse a liberare il mio arcaico demone. Così poderoso, prodigioso nella sua forza. Mi manchi. E penserò al modo di rinchiuderlo nel cassetto della memoria. Ma non oggi, domani. Nel mio domani.
Non voglio essere forte, se ad esserlo, il caso mi pone la fragilità. Ed esserlo, lo si è senza prove, senza testimonianze.
Una vaga aspirazione non arricchisce lo spirito. Bisogna comprenderne il valore. Assodarla dentro di sé. E sognarla. Dopodiché, progettarne la conquista.
Se riuscirai a seguire il mio sogno. Se riuscirai a seguire la tua libertà.
L'eco di senni lontani non ci legheranno.
Dovrai solo sentire... Senza catene, senza legami.
La nostra conoscenza per sapere chi siamo e le nostre voci per riconoscerci.
Saremo gli unici responsabili del nostro Amore.
Perché imporsi sull'amore. O ti arriva e ti segue come una freccia imperdibile, oppure fuggi. Potrebbe essere il tuo più grande tormento.
Vorrei mangiare ancora un gelato, con la stessa voglia di quando ero un bimbo. E tornare indietro nella mia vita, che è sempre stata così malinconica, che la malinconia si è presa tutto. I miei occhi tristi, che hanno sempre disorientato. Si, vorrei essere ancora un bimbo per poter piantare un albero e vederlo crescere. E potermi dare tutte le risposte.