Scritta da: cornelia999
in Frasi & Aforismi (Vita)
Se la vita è tutto ciò che hai da offrirgli, come fai a negargliela?
dal libro "Breaking dawn" di Stephenie Meyer
Se la vita è tutto ciò che hai da offrirgli, come fai a negargliela?
Mi diressi verso la porta, contando i secondi. "Un Mississipi... due Mississipi..."
"Attento a non cadere nel fiume, cagnaccio", borbottò Rosalie.
"Sai come si fa ad annegare una bionda Rosalie?", le chiesi senza fermarmi né voltarmi a guardarla "Basta incollare uno specchio sul fondo della piscina".
Di te sono sicura, al resto posso sopravvivere.
Serve un cuore? Fai pure. Prendi il mio. Prendi tutto ciò che ho.
Sono stanco di sforzarmi di starti lontano. Perciò ci rinuncio.
Sei assolutamente impresentabile. Nessuno dovrebbe essere così attraente: è una tentazione, non è giusto.
Stavo per ferirlo e non potevo neppure dirgli addio.
Tutto a un tratto mi sembrò rassegnato. "Cosa vuoi sapere?"
"Quanti anni hai?"
"Diciassette" rispose istantaneamente
"E da quanto tempo hai diciassette anni?"
"Da un po'"
"Quante volte" chiesi disinvolta.
"Come?" Sembrava l'avessi distolto da chissà quale catena di pensieri.
Non mi voltai. "Quante volte sei venuto qui?".
"Vengo a trovarti quasi tutte le notti".
Mi voltai di scatto, stupita: "Perché?"
"Sei interessante quando dormi". Lo diceva come se niente fosse. "Parli nel sonno".
"No!" Sbottai, rossa di vergogna fino ai capelli.
Era dispiaciuto, glielo leggevo negli occhi. "Sei tanto arrabbiata con me?"
"Dipende!" Mi sentii come se qualcuno mi avesse rubato l'aria.
Aspettò che chiarissi.
"Da..." mi sollecitò dopo un po'.
"Da quel che hai sentito!" Strillai.
All'istante, in silenzio si materializzò al mio fianco e mi prese le mani con delicatezza.
"Non essere così sconvolta" Si chinò su di me e da pochi centimetri di distanza mi fissò negli occhi.
Ero imbarazzata, e cercai di distogliere lo sguardo.
"Ti manca tua madre" sussurrò.
"E che altro?"
Sapeva dove volevo arrivare. "Hai pronunciato il mio nome" ammise.
Sospirai, rassegnata: "Tante volte?"
"Quante sarebbero precisamente - tante-?"
"Oh, no!" Chinai la testa.
"Non prendertela con te stessa" mi sussurrò in un orecchio. "Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno".
"Perché non mi fai compagnia oggi?" chiese lui, con un sorriso.
[...] "Così è diverso", riuscii infine a sibilare.
"Bè...". Fece una pausa, e poi riprese di slancio a parlare.
"Ho pensato che se proprio devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile".
[...]" Credo che i tuoi amici siano arrabbiati con me perché ti ho rapita."
"Sopravviveranno".
[...] "Non è detto che ti restituisca, però", disse lui, con una luce maliziosa negli occhi.
[...] "... a cosa devo tutto questo?"
"Te l'ho detto, sono stanco di sforzarmi di starti lontano. Perciò, ci rinuncio."
"Rinunci?", ripetei io, confusa.
"Si, rinuncio a sforzarmi di fare il bravo. D'ora in poi farò solo ciò che mi va e mi prenderò quel che viene." Il sorriso svanì e nella sua voce c'era una punta di durezza.
"Mi sono persa un'altra volta."
Riecco il sorriso sghembo mozzafiato.