Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Una cosa troppo bella, a volte, è finta.
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Una cosa troppo bella, a volte, è finta.
Sciorinare continuo, ininterrotto, di poesie d'amore. Si decanta sempre lo stesso amore o si ostenta l'idea di esso!?
Mi sento tanto umile quanto presuntuoso.
La speranza sta alla disperazione come il mio cuore sta all'amore.
Assenzio e cocaina sconfiggono la vita.
A me potete anche provare a prendermi per il culo, ma ditelo ad un egiziano che Dio è caritatevole.
Infedeltà è perdere la propria dignità.
Maria, unica Donna menzionata nel Corano.
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall'ineluttabile destino. Scia di luce ch'è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d'angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d'un po' di tempo.
Probabilmente è per "offrire" più discrezionalità all'arbitro, ma se fosse per la parità dei diritti han fatto centro. Con le nuove disposizioni anche gli uomini possono tranquillamente non capire un cazzo sul fuori gioco.