Scritta da: Giuseppe Ierna
La conoscenza nasce dallo stupore.
Composta sabato 30 giugno 2012
La conoscenza nasce dallo stupore.
La verità non esiste, né la propria né quella altrui. Esiste solo in forma di fatto accaduto che dura solo per l'istante in cui accade e viene osservato. Quando smette di esistere non è più, e lì inizia il valzer dell'opinione opinabile, alla ricerca di quella verità impalpabile che è stata vera solo un istante. Né ciò che raccontiamo, né ciò che ascoltiamo, né tantomeno ciò che ci raccontiamo corrisponde a verità. È solo opinione, solo convinzione.
Tanto più grande è la sofferenza tanto più l'anima diventa pura. Perché la sofferenza toglie la stoltezza e la convinzione ottusa, resta solo la purezza.
Lontano dalla sofferenza non c'è dubbio e lontano dal dubbio non c'è sofferenza.
L'avere alternative è una disgrazia non una benedizione. Non obbliga a nulla, non rende capaci di apprezzare nulla, non responsabilizza e non ci permette di scegliere, crea solo infinita insicurezza e confusione. Nei rapporti e nella vita, l'alternativa è precursore di infelicità, un passo verso l'oblio.
Più sei intelligente più sei controverso e contraddittorio, la coerenza appartiene alla mediocrità. La mediocrità sceglie una via e la segue, il controverso sbatte a destra e a sinistra fin quando non trova la sua.
Si può scrivere all'infinito sugli amori impossibili e sugli amori mancati, esattamente come si può scrivere all'infinito su una vita non vissuta. È questo il mestiere dello scrittore.
Bene e male non esistevano prima che l'uomo li pensasse.
Le cose incredibili non sono giudicabili.
Chi ha una mente soffre il doppio, chi ha una coscienza, il triplo.